Cari lettori di blog, oggi vi
parlo di un romanzo che ho divorato in quattro giorni. Si tratta del capolavoro
di Charlotte Bronte (la sorella di quella che ha scritto “Cime tempestose”), “Jane
Eyre”. A parte la pronuncia un po’ complessa del titolo, il romanzo è davvero
una goduria. La storia, i dialoghi, i personaggi, l’ambiente… Jane è una donna
con la D maiuscola. E’ una tipa che ha le palle! (Scusate la volgarità). Sa che
cosa vuole dalla vita e, soprattutto, sa come ottenerlo. Non ha paura di niente
e di nessuno. E’ da ammirare per la sua capacità a dire No. No a chi la
maltratta. No a chi la fa soffrire. No a chi non crede in lei. No ai
disturbatori. No ai falsi pretendenti. Questa volta non posso farvi il
riassunto dell’opera, non perché non mi ricordi la storia, ma perché non posso
rovinarvi le sorprese che troverete leggendo. Lo faccio per voi!
Come vorrei essere come Jane
Eyre. Non pensavo che nell’Ottocento ci fossero donne così. Forse all’epoca
tale romanzo avrà fatto un po’ di scalpore in quanto si tratta di una donna che
ha una forza (morale) da uomo. Non è una donnetta tutta fiori e gossip. Al
giorno d’oggi, di donne così ne conosco poche. Si contano sulle dita di una
mano…
Nessun commento:
Posta un commento