lunedì 27 gennaio 2014

E così vorresti fare lo scrittore

Cari blog Readers, oggi vi parlo di un libro di Culicchia "E così vorresti fare lo scrittore".
La sua ultima opera si rivolge agli aspiranti scrittori dando consigli a destra e a manca su ciò che si cela dietro il mondo dell'editoria. Esordisce dicendo che in Italia esistono più scrittori che lettori e che le persone che si definiscono tali sono anche quelle che hanno scritto a mala pena una poesia. Inoltre, per fare successo oggi bisogna avere una percentuale di fortuna altissima e partecipare a Che tempo che fa...
Leggendo certe parti di questo libro, mi sono sentita sconsolata perché gli editori sempre più chiedono soldi agli scrittori invece di darne... Io ho scritto tre romanzi, ma ne ho pubblicato solo uno e ho capito che continuerò a scrivere per me stessa e per i miei amici. Il mondo non dà spazio ai giovani. L'unico modo per uscire un po' dall'ambito provinciale e tentare dei concorsi, avere delle conoscenze o scrivere qualcosa che sconvolga i piani alti. Allora sì, che forse qualcuno busserà alla tua porta con un contratto decente...

venerdì 24 gennaio 2014

Non calpestate le farfalle

Cari utenti, oggi vi parlerò di un libro che mi ha "rapito". Si tratta di una storia vera scritta da Aki Ra riguardante la Cambogia negli anni Settanta-Ottanta. Sinceramente, non ho mai pensato alla situazione politica di quel Paese. Che shock nello scoprire che i cambogiani hanno vissuto una guerra civile e poi un conflitto contro il vicino Vietnam.
Aki Ra è stato protagonista di entrambi gli eventi in quanto era un bambino soldato. Ha presto imparato ad uccidere e a percepire come normalità il fatto di togliere la vita a qualcuno. Ne sono rimasta basita. Solo con la pace e l'intervento dell'Onu Aki Ra ha imparato ad essere più umano. Ora aiuta a salvaguardare la pace nel suo Stato.
Le prime elezioni libere cambogiane sono arrivate nel tardo 1993. Prima di ciò re, soldati dittatori khmer rossi e l'occupazione vietnamita avevano seminato il terrore tra la gente; distrutto interi villaggi e città; ricoperto di mine la foresta...
Amo leggere i libri che parlano di fatti storici perché mi stupisco di come la realtà superi di gran lunga la fantasia. Certi orrori accadono veramente e ne veniamo a conoscenza troppo tardi o non abbiamo i mezzi per fermarli. Il caso dei soldati bambino è qualcosa che mi dà i brividi. Aki Ra ha imparato a usare un kalashnikov (arma inventata da un signore russo) a otto anni invece che poter giocare a palla con gli amici. Ha visto morire i genitori perché avevano fatto troppe domande, rimanendo presto orfano. Per fortuna, si è salvato. Non i suoi compagni. Lui è rimasto in vita per raccontare questa storia tremenda, quest'ennesimo genocidio di un popolo indifeso.

lunedì 20 gennaio 2014

Il libro del sapiente

Cari e care, oggi vi parlerò brevemente dell'opera di Charles de Bovelles "Il libro del sapiente". Si tratta di un libro filosofico scritto durante l'epoca rinascimentale quando l'uomo e la ragione sono tornati in auge. "Uomo, conosci te stesso", diceva un'esortazione greca e il concetto è proprio quello. L'autore esalta l'uomo intelligente ma disprezza l'ignorante. Il primo dà un senso alla vita perché non spreca le risorse; il secondo è la vergogna della natura.
Mi ha fatto piacere leggerlo, ma poveretti gli inetti e gli idioti. Per loro non c'è proprio scampo. Inoltre, Bovelles paragona l'uomo al mondo celeste, alla natura, ecc. trovando sempre il modo per confermare la sua teoria e cioè che l'uomo saggio è degno di vivere mentre lo stupido è meglio se si facesse un esame di coscienza. Il primo rispetta la volontà di Dio mentre il secondo è una vergogna per il genere umano.

giovedì 9 gennaio 2014

Il disperso di Marburg

Cari lettori per professione o per hobby,
oggi vi parlo di un bel libro che tratta di un aspetto della Resistenza italiana.
Il titolo "Il disperso di Marburg" si riferisce a un giovane tedesco, solito passeggiare con il cavallo per le campagne del cuneese, che un giorno scompare nel nulla. Dopo diversi mesi, si scoprirà che era stato ucciso e nascosto su un isolotto in mezzo a un torrente. Chi è stato a togliergli la vita e perché? Inoltre, perché un tedesco girava beato senza scorta in quel periodo.
A queste domande Nuto Revelli, uno che è riuscito a tornare dalla campagna di Russia, tenterà di rispondere facendo interviste e cercando negli archivi. A quale conclusione arriverà?

Devo dire che sentir parlare di un tedesco nazista diverso dagli altri mi ha stupito. Si perché il giovane ufficiale combattente era cordiale con la gente del posto e sembrava non accorgersi dei pericoli che si nascondevano nel bosco (non parlo di lupi o falchi, ma di esseri umani). Revelli, con questo libro, non vuole veramente fare giustizia o difendere un essere umano inutilmente ucciso. In realtà, lui non vuole disfarsi del passato. Ne è rimasto impigliato, intrappolato, sconvolto... Sente come obbligo morale, quello di fare luce su un fatto storico, però trova molte difficoltà. Sono passati troppi anni per trovare memorie lucide e testimoni. Auguri Nuto!

domenica 5 gennaio 2014

Rosso vermiglio

Cari amanti del Natale,
oggi vi parlo del romanzo, vincitore di un premio Campiello, di Benedetta Cibrario "Rosso vermiglio".
Con il Natale non c'entra molto, se non per il colore caldo della copertina e del titolo.
La storia narra di una donna costretta a sposarsi con un uomo che non ama. I rapporti, ovviamente, non vanno bene e così si dividono. Lei ritorna in un casolare toscano appartenuto alla famiglia dove vive più tranquilla, talmente tranquilla che può incontrare anche il suo amante di tanto in tanto.
Questo romanzo è abbastanza veloce da leggere. Una leggera malinconia pervade il lettore...il tempo passa e la donna protagonista non vive appieno le sue emozioni e i suoi sogni.
Il rosso della vita, del sangue e della passione, per lei, diventa un debole arancione....